Dopo l’uscita su Boston e Baltimora di dicembre, torna la rubrica Style Things e anche a gennaio con uno speciale di viaggio; questa volta vi porto con me alle Canarie con tutte le mie cose preferite di Lanzarote. Ho trascorso su quell’isola la prima settimana del 2020 e vi ho già raccontato tutto nel mio post sulle 28 cose da fare, vedere e assaggiare a Lanzarote che ho scritto poco dopo il mio ritorno.
Tornerò a raccontarvi vari aspetto di quel viaggio ma oggi parliamo proprio del meglio in assoluto che ho vissuto in sette giorni di distacco totale dalla realtà dopo tanto tempo. Sono arrivata alla fine dell’anno super stressata perché avevo pianificato troppe cose tutte insieme e tutte da finire rigorosamente prima della partenza per poi fare una vera vacanza, senza portare con me neanche il computer.
A un certo punto la stanchezza mentale è diventata anche fisica e ho iniziato a manifestare tutta una serie di sintomi, tra i quali l’impossibilità di dormire. Ho davvero programmato di staccare non solo la spina ma proprio il cervello e a questo scopo ho prenotato un alloggio particolare, isolato e nel silenzio e ho pensato a un itinerario di massima a minimo tasso di sbattimento.
Non avevo voglia di fare tre giorni alloggiando nella zona nord e tre nella zona sud e ho preferito avere un unico punto di partenza per poi muovermi in auto (la distanza massima da una parte all’altra dell’isola è di un’ora, quindi accettabile), non ho pianificato tutto giorno per giorno ma avevo solo un elenco di punti su Google Maps, per il resto mi sono lasciata guidare molto dall’istinto e ho cercato di vivere il momento. Veniamo quindi alle mie cose preferite di Lanzarote.
Le mie cose preferite di Lanzarote
Cose buone
La mia prima volta in Spagna e vado su un’isola. Non devo stare a dirvi che ho mangiato tutti i giorni pesce locale. Ma non solo. In cima alla lista delle mie cose preferite in fatto di cibo a Lanzarote ci sono senza dubbio le papas arrugadas (patate novelle cotte in acqua salata con la buccia) accompagnate dalle salsine mojo, all’aglio, al prezzemolo e specialmente quella piccante. Un piatto semplice e gustoso che mi sono regalata una volta al giorno.
Niente male anche il pane intinto nel padellino dei gamberi all’aglio (senza mangiare l’aglio, però). Fiumi di vino Malvasia e poi la paella abbondante e buonissima del ristorante Casa Rafa a El Golfo, su suggerimento di Alessandra Barlassina di Gucki.it, che mi ha vista tornare il giorno successivo alla prima visita tanto l’ho apprezzato.
Luoghi belli
La location della roulotte vintage che mi ha accolta durante la mia settimana a Lanzarote, nei pressi di Conil, un paesino minuscolo formato da una bella chiesa molto semplice e un agglomerato di poche case indipendenti e bianchissime con svariati cactus in giardino. Come praticamente qualunque cittadina sull’isola.
Splendida la spiaggia di Punta Papagajo, lunga, larga e con belle onde per giocare a chi ci mette meno a bagnarsi fino alle ginocchia (spoiler: ho vinto io!) e quella di Famara per rilassarsi guardando surfisti e surfiste affrontare intrepidi il mare.
Ultimi ma non in quanto a bellezza, i luoghi legati a César Manrique, l’artista e architetto locale che ha progettato le sue due abitazioni sull’isola (una attualmente Casa Museo e una Fondazione a lui dedicata), il complesso Lagomar per Omar Sharif tra un labirinto di scalini arrampicati sulla montagna, nicchie, tunnel, stanze bianchissime, scale splendide e tantissime piante. E forse il mio preferito, il Jardin de Cactus.
Cose belle
Se devo dire una sola cosa bella di Lanzarote non può che essere assistere a albe e tramonti. Non mi sono persa neanche un’alba grazie alla grande finestra affacciata sul mare e direttamente dal mio letto nella roulotte. Poi sono andata alla ricerca di tramonti per tutta la settimana, da spiagge a punti panoramici e da questa caccia al tesoro tirerò fuori un post prossimamente.
Altra cosa che ho amato tanto sono le casette bianche con le porte verdi (o più raramente blu) e i cactus ovunque, in giardino o in vasi e vasetti tutti intorno all’ingresso.
Ristorante
Tra le mie cose preferite di Lanzarote c’è anche un ristorante. Non è un locale di cucina tipica perché quella la trovate ovunque e prossimamente dedicherò un post a tutti i miei ristoranti preferiti. Ma la sorpresa, dopo giorni di cibo non proprio leggerissimo tra tanto pesce e vino, è stato un bistrot vegetariano con opzioni vegane di proprietà di una coppia belga.
Si chiama Bistrot Arbol e alla loro cucina ho affidato la mia ultima cena sull’isola prima di tornare a Milano e sulla retta via. Da qualche mese infatti non mangio carne (ho fatto poche eccezioni nei giorni di festa a dicembre ma solo se ero a casa di parenti); nella vita di tutti i giorni io normalmente non mangio neanche pesce perché non mi fa impazzire cucinarlo e avere l’odore in giro per casa.
A Lanzarote non ho toccato carne ma ho mangiato pesce quotidianamente. L’ultimo giorno sono tornata a piatti veg che mangio sempre a casa: legumi, cereali, verdure. In particolare ho mangiato falafel e hummus (polpettine e crema di ceci) e poi un mini burger di quinoa con maionese vegana. Tutto delizioso, presentato bene, in un ambiente piacevole con musica su vinili selezionati dalla proprietaria e un’accoglienza veramente premurosa e attenta.
Extra – Beauty
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Questa è la mia scoperta degli ultimi mesi. Ne sento parlare da parecchio ma ho provato il servizio solo di recente con un paio di box. L’ultima arrivata è davvero interessante: il contorno occhi Coco Smooth di Hello Body con burro di karité, cardo mariano, olio di cocco ed estratto di corteccia di cedro che lascia davvero idratata questa delicata zona del viso, e poi un gommage di Skin&Co, con tartufo nero e vitamina B1.
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Altra dritta beauty: se vi interessa, qui ho parlato del mio beauty case minimalista a Lanzarote.
Qui invece trovate tutte le Style Things dei mesi scorsi, una serie di cose preferite o in wishlist che restano sempre valide e che per voi possono essere uno spunto interessante per scoprire qualcosa di nuovo, oltre a racconti di vita quotidiana.
Post sponsorizzato da Abiby.