Non credo di aver mai aspettato il corriere con tanta impazienza. Ecco cosa ho pensato quando ho sentito suonare il citofono pochi giorni fa, con il sorriso stampato in faccia di chi attende qualcosa di bello e speciale. Appena ho saputo della pubblicazione l’ho subito ordinato e ora finalmente è tra le mie mani. “Quello che piace a Irene” è decisamente la migliore uscita dall’inizio dell’anno nel settore dei libri di cucina, ma dopotutto da un editore come Guido Tommasi non potevo aspettarmi nulla di meno.
Ma questo non è un semplice libro di ricette; il sottotitolo recita “Ricette, consigli e regali” ma queste pagine sono ricche anche di suggestioni, ricordi, ispirazioni e tanto buon gusto. E’ un volume piuttosto consistente, per intenderci non uno di quelli in versione tascabile che mette insieme qualche ricetta su fondo bianco tanto per; è stato creato con grande cura di tutti i dettagli, nelle foto, nei brevi racconti di vita vissuta, in tutta l’ambientazione costruita per fare da sfondo a ogni scatto. Qui il fondo bianco non esiste, al suo posto ci sono un foglio di carta forno reduce dalla cottura insieme a qualche dolce, un vecchio tagliere che mostra tutti i segni del tempo e dell’utilizzo che ne è stato fatto, un canovaccio in tela grezza, un piano da cucina in marmo.
L’ho sfogliato subito dall’inizio alla fine, una stagione dopo l’altra, per immergermi nell’atmosfera sognante che lo pervade e ora lo sto riguardando con calma, pagina per pagina, cercando di assaporarlo fino in fondo. Ma al di là delle ricette da riprodurre nella mia cucina, questo è un libro che con poche parole e infinite immagini ci insegna l’arte del vivere bene: circondarsi di cose e sentimenti belli e semplici, godere delle piccole cose, amare ogni stagione per le sue caratteristiche peculiari, associare i nostri piatti preferiti a un ricordo o una sensazione e portarla con noi negli anni, vivere di un’eleganza spontanea e in armonia con la natura.
Una vita di piccoli ma preziosissimi lussi quotidiani come il concedersi una colazione a letto la domenica mattina, con un dolce appena sfornato, un pic-nic con prelibatezze da gustare seduti sull’erba nella prima giornata di primavera, o ancora offrire una coccola golosa e una tavola ben apparecchiata alle persone care che accogliamo nell’intimità della nostra casa.
Una annotazione: Irene Berni, l’autrice del libro, è proprietaria di Valdirose, bed&breakfast de charme sulle colline di Lastra a Signa, a 14 km dal centro di Firenze; si tratta di una dimora di famiglia della seconda metà dell’Ottocento che nel 2007 è stata ristrutturata e adibita ad ricevere ospiti in un’atmosfera tranquilla e accogliente. Non ho ancora avuto il piacere di vederla di persona ma spero di riuscire a farlo presto, ovviamente aggiungendo nei bagagli la mia copia di “Quello che piace a Irene” per un autografo con dedica.
quello che piace a irene from Valdirose on Vimeo.
