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SEOUL: 20 MOTIVI PER VISITARE ORA LA CAPITALE SUD COREANA, TRA MODERNITÀ E TRADIZIONE

Seoul 20 motivi per visitare Corea del Sud
Palazzo Reale Gyeongbokgung, Seoul

Eccomi finalmente a scrivere di Seoul. Ho avuto bisogno di un po’ di tempo per mettere insieme tutti gli appunti, le fotografie, il materiale preso qua e là ma soprattutto per raccogliere i miei pensieri sull’incredibile esperienza di vivere tre mesi in una capitale asiatica.

Nella mia lista delle cose da vedere e da fare ci sono ancora alcuni punti quindi di ragioni per tornare là io ne ho certamente. A voi inizio a dare una serie di motivi per visitare Seoul ma man mano che pubblicherò gli articoli su questa città pazzesca ne troverete tanti altri e sono certa che la voglia di partire verrà presto anche a voi.

Ecco dunque di seguito 20 motivi per visitare Seoul e una selezione delle cose più belle seguendo #StyleNotesGoesToSeoul.

1 – Negozi di cosmetici e make-up
Sono coreani molti degli ultimi trend nel settore cosmetico che stanno spopolando in Occidente: maschere in tessuto e in hydrogel per il viso, patch per il contorno occhi, make up in formato cushion, maschere e peeling per i piedi e molto altro. E tutto a prezzi molto più bassi rispetto a quelli che siamo abituati a vedere sui prodotti importati in Italia. Soprattutto ogni marchio ha il suo negozio monomarca e nel quartiere di Myeong-dong ne troverete un’infinità. Prossimamente approfondirò l’argomento in una serie di post dedicati ai marchi beauty coreani e ai loro prodotti.

Seoul 20 motivi per visitare Corea del Sud
Fondotinta Cushion , Etude House

2 – Cucina tradizionale
La cucina tradizionale coreana è ottima, fatta di piatti di carne o pesce e verdure, riso, pasta di riso, ravioli al vapore, zuppe e brodi deliziosi. In generale è abbastanza piccante. Ci sono anche alcuni piatti un po’ particolari per noi occidentali (come la medusa) ma per il resto vi troverete davanti quasi sempre piatti appetitosi.

3 – Luoghi da visitare
A Seoul c’è veramente molto da vedere. Accanto a tanta modernità e grattacieli a specchio dalle forme particolari troverete anche la tradizione, come le case Hanok, i templi e i palazzi imperiali. I quartieri sono molto diversi l’uno dall’altro, alcuni più tipicamente asiatici, altri decisamente ispirati all’Europa come quello francese. Da non perdere sono i numerosi mercati tra i quali quello del pesce.

4 – Non vedrete mai (o quasi) occidentali
Posto che personalmente non so distinguere nell’immediato coreani, giapponesi e cinesi (la mia amica coreana nota subito differenze che io non trovo), vi troverete totalmente immersi in un mondo di soli asiatici. A Seoul i turisti sono molti ma soprattutto coreani che vengono dal resto del Paese; raramente incontrerete qualche famiglia araba e ancora più rari sono gli incontri con europei. In tre mesi credo di aver incrociato solo una coppia spagnola, un tedesco, due ragazzine francesi e tre o quattro italiani che vivono e lavorano là.

5 – Non vi serve parlare inglese
Avete capito bene. Se non sapete parlare inglese non è un problema tanto non lo parlano neanche i coreani. Molti non lo hanno mai studiato, altri lo capiscono soltanto. Io ho passato settimane senza parlare con nessuno in giro per la città e ho comunicato esclusivamente a gesti, eppure sono riuscita a fare tutto comunque: fare shopping, fare la spesa, ricaricare la tessera dei mezzi, prendere il taxi, chiedere indicazioni stradali. Dopo tre mesi però ho imparato a salutare prima di uscire da un negozio e a ringraziare in coreano.

Seoul 20 motivi per visitare Corea del Sud
Bulgogi di funghi, Bulgogi Brothers

6 – È una città attivissima
A Seoul tutto cambia in fretta, nuovi ristoranti e locali aprono da un giorno all’altro e c’è sempre qualcosa da fare, un luogo da visitare o una ricorrenza da festeggiare.

7 – Grande senso civico
I coreani sono molto rispettosi nei confronti delle altre persone e dei beni della collettività. A Seoul lungo le vie principali è vietato fumare (si, all’aria aperta!) e difficilmente vedrete qualcuno trasgredire, non ci sono cestini ma nessuno si sogna di buttare qualcosa a terra e tutti timbrano il biglietto elettronico sui mezzi pubblici e stanno in fila ordinati sul marciapiede prima di salire. Inoltre i coreani sono molto laboriosi e li vedrete spesso all’opera per rifare un marciapiede (che il più delle volte andava benissimo già prima) o cambiare una luce rotta all’interno dei cartelloni pubblicitari scorrevoli alle fermate degli autobus. O altri impegnati a piantare fiori nelle isole di traffico lungo le vie più trafficate.

8 – Gentilezza dei coreani
Nonostante sia praticamente impossibile trovare qualcuno che capisca e che parli inglese quando hai bisogno di qualcosa, i coreani faranno di tutto per aiutarti, si sforzeranno di capire quello che dici e in un modo o nell’altro ti risolveranno il problema. O al massimo fermeranno un passante a caso per chiedere aiuto a loro volta a comunicare con te.

9 – Efficienza
I trasporti pubblici sono fenomenali: gli autobus sono molto frequenti ed esistono centinaia di linee (potrete scegliere sempre tra almeno 2-3 autobus per raggiungere un luogo dallo stesso punto di partenza), la metropolitana è efficiente, ti porta ovunque e non è strano trovare uomini che ti cedono il loro posto a sedere, i taxi sono molto economici. Troverete wifi gratis praticamente ovunque e con Google Maps potrete girare la città senza problemi.

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GT Tower, Gangnam Station

10 – L’architettura
A Seoul non mancano diverse chicche per appassionati di architettura. Primo fra tutti il padiglione progettato da Zaha Hadid al Dongdaemun Design Plaza, poi il grattacielo a onde GT Tower East a Gangnam progettato dagli architetti Peter Couwenbergh e Edgar Bosman dello studio di architettura olandese ArchitectenConsort e il nuovo flagship Dior progettato dal francese Christian de Portzamparc e arredato dall’americano Peter Marino. Inoltre non molto distante da Seoul, avvicinandosi al confine con la Corea del Nord, c’è un villaggio di artisti che vanta case pazzesche sullo stile di quelle che si vedono nei programmi di Discovery Travel & Living.

11 – Shopping 24h (o quasi)
Diversi centri commerciali, soprattutto nella zona del Dongdaemun, restano aperti fino alle 4-5 di mattina, per poi chiudere solo poche ore e riaprire di nuovo. Potrete quindi provare l’esperienza dello shopping notturno ma non pensate di trovare meno caos rispetto al giorno.

12 – Il monomarca di Benefit Cosmetics
Si, al contrario dell’Italia, dove Benefit è venduto da Sephora, a Seoul esistono i monomarca in alcuni centri commerciali. Ovviamente lo stile è quello dei corner nelle nostre profumerie, quindi tutto bellissimo e vintage style.

13 – Le cose pucciose
Seoul è piena di cose pucciose. I negozi economici tipo Tiger sono ovunque, ci sono varie catene e sono piene di oggetti tanto inutili quanto pucciosissimi. Ma vedrete anche tante cose molto utili che è quasi impossibile trovare altrove e che probabilmente non sapevate neanche esistessero, ma vedendole improvvisamente sentirete il bisogno di averle. Anche gli emoji sono particolarmente simpatici in Corea e quelli dei loro sistemi di messaggistica (Kakao Friends e Line) hanno anche enormi negozi di gadget dedicati con file assurde per l’ingresso.

Seoul 20 motivi per visitare Corea del Sud
Latte aromatizzato, 7 Eleven

14 – La sicurezza
Seoul è una città particolarmente sicura. E ve lo dico io che l’ho girata in lungo e in largo per tre mesi praticamente sempre da sola e anche di sera. L’unica volta che qualcuno mi ha “importunata”, ma comunque in maniera assolutamente non aggressiva, non si trattava di un coreano.

15 – Il verde e la natura
Sembra incredibile per una città da 10 milioni di abitanti ma a Seoul c’è parecchio verde. Non mancano parchi in quasi ogni distretto e poi per ogni palazzo imperiale c’è un enorme parco tutto intorno con laghetti, sentieri, prati e alberi, oltre a quello ai piedi della Namsan Tower. Inoltre appena fuori città ma anche al suo interno è possibile fare escursioni naturalistiche sulle colline che caratterizzano questa zona. Il fiume Han che attraversa la città è costeggiato da un parco dove i coreani amano trascorrere il weekend se non possono andare fuori città; piantano una tenda e portano tutto l’occorrente per il campeggio.

16 – Le celebrazioni amorose
Mi spiego meglio. I coreani, come forse un po’ tutti gli asiatici, sono piuttosto sobri quando si tratta di manifestare i sentimenti. Penso di non aver mai visto una coppia scambiarsi effusioni, neanche un semplice bacio sulle labbra. Al massimo si tengono per mano o si abbracciano, e parlo indistintamente di coppie etero e omosessuali; questi ultimi lo fanno con naturalezza e nessuno si scompone minimamente, come è normale. I coreani mostrano l’amore per il partner in pubblico vestendosi uguali: vedrete quindi ragazze con felpe oversize e sneakers e ragazzi con capi di colore rosa. Inoltre l’idea del lucchetto legato al ponte lì è portata all’estremo; c’è anche quello, ma più particolare è l’idea di acquistare una piastrella smaltata di terracotta o scattare una mini fototessera adesiva, scrivere una promessa d’amore e attaccarla in luoghi specifici.

Seoul 20 motivi per visitare Corea del Sud
Udon in brodo e tempura di zucca, Marugame

17 – Cibo internazionale
Se proprio non gradite la cucina coreana avrete mille alternative. A Seoul ci sono più ristoranti e cafè che persone (e non sto esagerando), per la maggior parte di buona e ottima qualità; magari verificate su Tripadvisor (Yelp purtroppo in Corea non c’è), dove troverete sicuramente commenti in lingua inglese, foto dei piatti e del menù. Io ho mangiato ottimi thailandese, taiwanese, messicano (di proprietà di un americano di Boston), giapponese, spagnolo, indiano e italiano.

18 – Locali multifunzione e location pazzesche
Ristoranti e locali si trovano spesso in location incredibili, ad esempio sulla terrazza al ventesimo piano di un hotel, e restano comunque con prezzi abbordabili nella maggior parte dei casi. A Seoul poi i cafè sono una cosa seria e ce ne sono di molto originali che abbinano la consumazione di un drink o un dolce alla vendita di piante e fiori, allo spazio libreria, alla proiezione di film in bianco e nero, alla possibilità di fermarsi a studiare o lavorare per ore.

19 – I negozi di design
I coreani amano molto lo stile minimal nell’arredamento. Al di là di Muji che comunque ha diverse sedi e negozi incredibili con tutte le collezioni, compresi arredamento e food, Seoul è piena di grandi e piccoli concept store di design con una selezione di marchi coreani, giapponesi ma anche scandinavi e, in generale, nord-europei.

20 – Camminare senza meta
Seoul è immensa ed è impossibile girarla a piedi. Il modo migliore è scegliere di volta in volta un quartiere, preparare un itinerario di massima che preveda i luoghi che vi interessa visitare, qualche negozio e una tappa per pranzare o fare uno spuntino e raggiungerlo con i mezzi. A quel punto, Google Maps alla mano, iniziate il vostro itinerario ma tra una tappa e l’altra allontanatevi dalla via principale e perdetevi nelle laterali, camminate senza meta. Alla fine della giornata avrete fatto tanta strada ma avrete scoperto un’infinità di posti incantevoli, scorci splendidi e case assurde che non potrete che fotografare. Seoul è piena di piccoli tesori nascosti ed è tutta da esplorare.

[Foto: ©EricaVentura]

Seoul 20 motivi per visitare Corea del Sud
Ingresso metropolitana, Gangnam Station

 

Chi sono
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Erica Ventura, fondatrice di StyleNotes.it, web writer, editor e blogger Amo il bello e provo a circondarmene in ogni aspetto della mia vita. Credo fermamente nell’utilità delle liste e che il mix vincente in ogni cosa sia composto da semplicità, equilibrio e un piccolo dettaglio a contrasto. La mia casa, il mio guardaroba e quel che metto nel piatto ne sono la conferma.

10 Comments

  1. Un posto che da sempre vorrei visitare, sia per la cultura davvero interessante che per la tradizione culinaria. Chissà magari un giorno!

  2. mi attira molto la cultura asiatica e non ho ancora visitato nessun paese di quell’area, spero di farlo presto!

  3. Dev’essere davvero magnifico! A proposito di beauty, anch’io mi sono innamorata di Etude House quando sono stata a Shanghai 😉

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