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Style Things di ottobre e novembre

STYLE THINGS DI OTTOBRE E NOVEMBRE 2020: LE MIE COSE PREFERITE DI QUESTO AUTUNNO

Vi racconto le mie cose preferite dell'autunno tra visioni e ascolti, fatti di blogger life, ricette e iniziative belle.

Nuova stagione di questo anno a dir poco complicato e infatti oggi parliamo di Style Things di ottobre e novembre 2020, cioè le mie cose preferite di questo autunno, tra quelle che mi hanno colpita, quelle che ho scoperto e quelle che ho davvero amato.

A cavallo tra fine estate e inizio autunno sono riuscita a fare due settimane fuori Milano, una di totale vacanza e una di southworking; si, perché ho fatto un road trip all’italiana attraverso varie Regioni del centro-sud fino alla Puglia.

Non l’ho mostrato sui social perché avevo bisogno di staccare e anche se ho girato video e scattato foto non avevo voglia di caricarle, di scrivere post e di rispondere ai commenti. Volevo solo rilassarmi e godermi quella breve uscita libera. Poi tornata a Milano è ricominciato tutto da capo e piano piano siamo tornati tutti a stare in casa; giusto il tempo di riprendere la palestra dopo sette mesi ed è stata nuovamente chiusa. Il resto lo sapete perché siamo tutti nella stessa situazione. In casa.

Insomma alla fine non vi ho più raccontato di quel viaggio e non ho neanche pubblicato le Style Things di settembre con le mie cose preferite di quei giorni. Più avanti magari condividerò il mio itinerario, un po’ di foto e i luoghi più belli che ho visitato.

Oggi parliamo di autunno, in particolare delle mie cose preferite di ottobre e novembre, di cose fatte, lette, viste, ascoltate, scoperte, imparate; vi racconterò un po’ del backstage della mia vita da blogger, qualche ricetta, alcuni acquisti, film visti, musica ascoltata, persone da seguire.

Ecco quindi le mie Style Things di ottobre e novembre 2020.

Style Things di ottobre e novembre 2020: blogger life, ricette, acquisti e persone

Questo autunno è stato davvero autunno. Il clima qui a Milano è stato mite a lungo, tra giornate di sole e l’aria fresca la mattina; per quasi un mese sono riuscita ad andare in palestra e a godermi il tragitto in bicicletta costeggiando i campi coltivati che cambiavano colori dopo l’estate.

E poi niente, lo sapete. Di nuovo a casa. Ma diciamo che con le temperature che scendono e le piogge frequenti che sono arrivate, il dover stare qui con la copertina non è sembrato tanto male. Forse abbiamo sofferto di più in primavera. Io non mi lamento perché ho trascorso mesi a lavorare sul terrazzo, complici le giornate lunghe e tiepide. Però avrei preferito poter fare qualche weekend fuori o qualche viaggio più in primavera che ora.

E invece le giornate sono trascorse alla scrivania e poi nel tempo libero tra qualche allenamento, la cura delle piante, il cambio di stagione dei vestiti che comunque non indosserò e poi innumerevoli risotti, castagne arrosto, candele accese, film visti sul divano con la copertina di lana.

Blogger Life

Iniziamo le Style Things di ottobre e novembre con la categoria Blogger Life. Ho lavorato davvero molto al blog; non ho pubblicato milioni di post ma ho lavorato dietro le quinte programmando cose, ultimandone altre, stringendo accordi per lavori tra la fine di quest’anno e i primi mesi del prossimo.

Si, perché passata l’estate si risveglia tutto e anche se io non ho mai staccato a parte quella settimana di vacanza a settembre, le agenzie chiudono, la gente va in ferie e si ferma un po’ tutto quello che sono lavori esterni, sponsorizzazioni ecc. Ora si è rimesso tutto in moto, sono stati approvati i budget pubblicitari per il primo trimestre del 2021 e quindi avanti tutta.

Ma a parte questo io ho lavorato a un nuovo progetto che ha visto la luce solo di recente, a dicembre. Ma dietro ci sono state call su Zoom, brainstorming e tanto lavoro di ricerca per arrivare ai primi risultati. Si tratta di una serie di post che ho programmato e realizzato con l’aiuto di Francesca Belloni di Tropico del Capricorno; lei è una Travel Designer & Planner e insieme abbiamo prodotto per ora due post approfonditi dedicati ad alloggi insoliti e non convenzionali e alle dimore storiche e abitazioni o costruzioni tradizionali, per dormire in luoghi originali restando entro i confini italiani in alternativa ai soliti hotel, bed & breakfast, campeggi.

Abbiamo voluto dare spunti ma anche ispirare le persone a un nuovo modo di viaggiare, che se anche per un po’ non potrà portarci all’estero (o comunque non molto lontani) ci farà vivere esperienze uniche e indimenticabili nel nostro Paese. Questi contenuti resteranno validi anche quando il mondo tornerà alla normalità e saremo pronti a volare a dieci fusi orari di distanza; per un weekend vicino a casa ma in totale relax, queste sono le idee perfette. E ne arriveranno anche altre. Potrete scoprirle andando a curiosare tra gli ultimi post pubblicati nella sezione Viaggi.

Acquisti

Niente shopping compulsivo o consolatorio ma solo acquisti ponderati, o quasi. Sul primo ho pensato davvero a lungo e alla fine approfittando di un’ottima offerta ho ceduto. Si tratta dell’aspirapolvere Dyson V11. Si lo so, costa una cifra immorale per un aggeggio che serve ad aspirare il pavimento ed era questo a trattenermi ma posso dirvi che vi cambia la vita.

Ho comunque scelto un’opzione tra le meno costose, che ha un tot di accessori compresi; ho preferito prendere il modello più recente e avanzato V11 ma con solo gli accessori che mi servono davvero e non mille spazzole diverse ma simili. L’idea è di semplificarsi la vita e non di passarla a pulire casa in maniera maniacale. Ora dopo cena io e mio marito facciamo a gara per aspirare le briciole sotto il tavolo ma io lo lascio vincere volentieri. No, non si tratta di un regalo che lui ha fatto a me; un aspirapolvere non è il prolungamento del braccio di una donna.

Gli altri acquisti top di questo periodo sono un kit di fasce elastiche da utilizzare in alcuni esercizi durante i miei allenamenti a casa; io le ho comprate in gradazione dal lilla al viola ma ci sono kit anche in altri colori.

Infine ho comprato una serie di piante da appartamento che ho acquistato in una delle rare uscite a inizio ottobre prima delle nuove chiusure. In particolare ho comprato una Monstera Deliciosa, un Ficus Lyrata, una Zamioculcas e un Pothos. Più di recente anche alcuni bulbi di Giacinti bianchi. Visto il momento storico vi segnalo un post che ho scritto con tanti negozi online per comprare piante e fiori in tutta Italia e altri fioristi che fanno consegne a domicilio a Milano e in provincia.

Ascolti

In questo 2020 ho ascoltato poca musica. Sono abituata a far partire la mia playlist mega mix preferita in auto o in aereo durante i viaggi, oppure in metropolitana quando vado in centro città. In alternativa ho la playlist rock per quando mi alleno in palestra. Non potendo fare niente di tutto questo non sto neanche ascoltando musica di frequente come prima.

Di solito non amo ascoltare cose mentre lavoro, tanto meno mentre scrivo. L’unica occasione per scoprire qualcosa di nuovo è stata X Factor. Non l’ho seguito tutti gli anni ma da quando c’è Manuel Agnelli tra i giudici mi interessa di più perché la sua presenza attira sempre musicisti, cantanti e gruppi interessanti. E poi non nego che per lui nutro grande ammirazione e cieca fiducia in ambito musicale. Quindi guardo sempre almeno le audizioni.

Quest’anno i miei gruppi preferiti sono arrivati ai live, quindi ho dovuto seguirlo fino alla fine. Al primo posto nella mia personale classifica ci sono i Melancholia, gruppo umbro con una cantante strepitosa e magnetica, al secondo posto i marchigiani Little Pieces of Marmelade che sono un duo rock ma che fanno casino per cinque.

Non riesco a smettere di ascoltare alcuni dei loro pezzi, tra inediti e cover. In particolare l’energica Leon e la struggente Alone dei Melancholia, insieme a One Cup of Happiness e alla pazzesca interpretazione di Gimme All Your Love dei Little Pieces of Marmelade (qui l’originale degli Alabama Shakes).

Style Things di ottobre e novembre

Visioni

Ormai appuntamento fisso di questa rubrica, che torna anche nelle Style Things di ottobre e novembre. Nei mesi scorsi ho visto soprattutto film, mentre le miniserie che ho visto devono essere state poco interessanti visto che neanche le ricordo e non ho scritto alcun appunto per parlarvene. Parliamo di due film, attualmente disponibili entrambi su Prime Video (avete 30 giorni di prova gratuita).

Il primo è Arrival (2016) con protagonista Amy Adams, che ho amato in Animali Notturni di Tom Ford e nel meraviglioso Julie e Julia accanto a Chris Messina (entrambi su Prime Video) e di nuovo con lui nella serie tv Sharp Objects su Sky. In realtà lo avevo già visto qualche anno fa ma l’ho riguardato con piacere. Il regista è Denis Villeneuve. Quella che inizia come una storia di invasioni aliene si trasforma in qualcosa di più profondo; andando oltre la superficie si parla di destino, di scelte e alla fine ci troviamo a farci la stessa domanda che si fa la protagonista: se sapessi cosa succederà in futuro, oggi farei le stesse scelte?

Questo film è ispirato a un racconto di Ted Chiang, uno dei più apprezzati scrittori di fantascienza del momento; lo trovate con il titolo di “Storia della tua vita” nella raccolta intitolata Storie della tua vita, anche in lingua italiana (io l’ho preso in prestito in biblioteca). Una chicca: il brano che si sente all’inizio e alla fine è On The Nature Of Daylight di Max Richter (già autore delle musiche per la meravigliosa serie The Leftovers), creato nel 2010 per Shutter Island e inserito anche nell’opera teatrale Freud con Fabrizio Gifuni che ho avuto la fortuna di vedere allo Strehler di Milano qualche anno fa.

L’altro film che ho amato è Il Primo dei Bugiardi di e con Ricky Gervais; se non lo conoscete, rimediate e intanto sappiate che è un attore inglese pluripremiato e noto per un particolare tipo di comicità. Io l’ho apprezzato in After Life (serie tv su Netflix) ma è anche l’ideatore della sitcom The Office UK (su Prime Video c’è il remake americano in nove stagioni).

Il film è ambientato in un mondo alternativo dove non esiste il concetto di bugia e ognuno dice solo la verità, anche se scomoda, meschina, crudele. Lo so, è orribile ma lì è normale e nessuno si pone mai il problema di non ferire il prossimo; agiscono tutti in nome di una sopravvalutata sincerità a ogni costo. Per la cronaca, senza bugie e finzione non possono esistere neanche cinema e religioni. E proprio a questo proposito Gervais se ne inventa delle belle. Imperdibile!

Iniziative belle

A questo punto delle Style Things di ottobre e novembre voglio raccontarvi di una bella iniziativa della quale sono venuta a conoscenza. A scrivermi è stata Loriana, titolare insieme a Christine di un atelier di abiti da sposa a Milano, uno di quelli con sartoria interna; sono loro a ideare gli abiti, a cercare i tessuti migliori, a creare i modelli e poi insieme alle loro collaboratrici realizzano vere e proprie meraviglie in pizzo, tulle e seta. Si chiama Couture Hayez e si trova in via Hayez, nei pressi di Porta Venezia.

Le conosco perché da loro ho trovato quello che poi è diventato il mio abito da sposa qualche anno fa. Ma oltre alla bellezza da indossare ho trovato la gentilezza, il sapersi prendere cura delle clienti e dei loro sogni e anche tanta passione per un lavoro che oggi sempre meno è valorizzato e invece troppo spesso è affidato a mani inesperte o a chi lavora in situazioni più simili a quelle di operai in catena di montaggio che di sarte e couturier.

Loriana mi ha raccontato che a causa della pandemia molte spose hanno dovuto rimandare le nozze e con esse il giorno tanto atteso per poter indossare le meraviglie che lei contribuisce a creare. Così in atelier hanno pensato di creare qualcosa di particolare per rendere l’esperienza delle loro clienti ancora più speciale e unica. In occasione dell’ultima prova abito hanno deciso di dare vita a un’occasione indimenticabile.

Vi spiego di cosa si tratta. La sposa arriva in atelier per vedere e provare il suo abito ultimato in ogni dettaglio, un’ultima volta prima del grande giorno. Ad aspettarla trova una Make-Up Artist a valorizzare la sua bellezza, una Flower Designer per un allestimento ad hoc, una mood board con tutte le ispirazioni e il figurino del suo abito, un sweet table con confetti e dolcetti, un’illustratrice a raccontare con i suoi tratti quel momento e un fotografo a immortalarlo. Vi rimando al loro sito per vedere le foto della prima protagonista di questa splendida iniziativa.

Ricette

Ultima e lunga tematica di queste Style Things di ottobre e novembre e relativa alle ricette. È stato un autunno particolarmente casalingo, mentre io amo uscire a mangiare nei miei ristoranti preferiti e soprattutto in questi mesi ogni anno sono abituata a frequentare fiere e sagre di prodotti locali nella mia Regione o in quelle vicine: tra Gorgonzola, marroni di Cuneo, tartufo e vini rossi della Valpolicella.

Ma anche a casa non mi sono fatta mancare golosità. Le ricette che sono andate per la maggiore sono state i risotti e un dolce. Inizio da quello perché l’ho mostrato su Instagram e si è fatto subito notare. Qui lo chiamiamo Paradiso e se lo assaggerete non potrete dire il contrario. È un dolce decisamente nutriente, ricco di proteine, grassi buoni e carboidrati complessi, è crudista e vegetariano ma può essere reso vegano sostituendo il miele con dello sciroppo di Agave.

È semplicissimo da preparare. Prendete dei fiocchi di avena o un mix di cereali in fiocchi senza aggiunte (io uso avena, segale, farro, grano saraceno) e tritateli finemente nel tritatutto fino a ottenere quasi una farina; aggiungete semi di canapa e semi di lino e tritate anche quelli. Poi in una ciotola aggiungete del miele o Agave. Amalgamate tutto con le mani e stendetelo su una pirofila con carta forno creando uno strato di circa un centimetro e mettete il frigorifero. Sciogliete del buon cioccolato fondente (io uso quello all’85% di Vanini) e versatelo sopra alla base di semi e cereali. Rimettete in frigorifero e quando il cioccolato sarà solido potrete assaggiare. Finito.

Per quanto riguarda i risotti, niente di complicato. L’unica preparazione da fare in anticipo è del brodo vegetale: io lo faccio con sedano, carota e cipolla, del porro, foglie di alloro e chiodi di garofano, quando bolle aggiungo pepe misto in grani e poco sale grosso. Come tipologia di riso preferisco il Vialone Nano ma penso vada bene anche il Carnaroli. Entrambe le ricette si preparano come il classico risotto, quindi mantenendo il brodo caldo nella pentola e aggiungendolo al riso poco alla volta man mano che procede la cottura. Vi prego, non chiamate risotto un pentolone di riso con un litro di brodo (o ancora peggio con solo l’acqua) e lasciato lì a cuocere da solo, magari anche con il coperchio, mentre voi fate altro.

Piccolo consiglio: all’inizio io faccio un soffritto leggero di olio evo e porro (che poi tolgo), aggiungo il riso mescolando per qualche minuto e quando vedo i chicchi che diventano trasparenti sui bordi (o quando non riesco a tenerli tra le dita per quanto sono caldi) sfumo con del buon vino e lascio evaporare prima di aggiungere nuovamente del liquido. La mia regola del vino è questa: se non lo berrei a tavola allora non posso darlo neanche al risotto.

Gli ingredienti aggiuntivi li metto a metà cottura. In un caso si tratta di funghi porcini freschi (si, anche questi vanno cucinati in anticipo) e nell’altro invece di pomodori buoni e saporiti (io uso un’ottima polpa napoletana in pezzi con la buccia). Questa seconda opzione è quella zero sbatti perché dovete solo avere il brodo fatto e il resto si fa al momento. Quanto il risotto è quasi cotto lo tolgo dal fuoco, aggiungo un cucchiaio di olio evo, una grattata di pepe misto (nero, bianco, verde e rosa), mescolo e lascio riposare qualche minuto prima di impiattare e mettere sopra della stracciatella e gocce di pesto leggero (senza aglio). No, io non manteco il risotto sempre e solo con il burro ma non devo andare a Masterchef e a noi piace così.


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Chi sono
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Erica Ventura, fondatrice di StyleNotes.it, web writer, editor e blogger Amo il bello e provo a circondarmene in ogni aspetto della mia vita. Credo fermamente nell’utilità delle liste e che il mix vincente in ogni cosa sia composto da semplicità, equilibrio e un piccolo dettaglio a contrasto. La mia casa, il mio guardaroba e quel che metto nel piatto ne sono la conferma.

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