Scrivo di moda e tendenze da alcuni anni ma conoscere le collezioni attraverso un comunicato stampa o toccando capi e accessori in showroom non è come entrare in contatto diretto con l’azienda, visitarla e conoscere cosa sta dietro le sue produzioni.
Una splendida esperienza che ho fatto di recente è stata con Oroblú; ho avuto il piacere di essere invitata presso la sede nei dintorni di Mantova per conoscere da vicino quella realtà, la nuova collezione e il processo produttivo del suo settore di punta, le collant, che vengono interamente realizzate all’interno degli stabilimenti di Ceresara, nel cuore del distretto delle calze.
Oroblú è un marchio italiano sinonimo di qualità, parte di CSP International Fashion Group insieme a San Pellegrino; l’azienda è stata fondata nel 1973 e negli anni ha acquisito numerosi marchi italiani e francesi nel settore delle calze ma anche di intimo e corsetteria. Oggi Oroblú propone non solo pregiate collant e collezioni di calzetteria ma anche beachwear e bodywear, rivolgendosi a un target di donne molto ampio, di tutte le età, coniugando i gusti classici con le tendenze di stagione e i materiali più innovativi.
Siamo partiti molto presto da Milano, probabilmente nella giornata più calda di inizio estate: destinazione Ceresara, provincia di Mantova. All’arrivo ad accoglierci in azienda c’era Claudia Castellini, Assistente Direzione Operations.
Dopo la sfilata con le anticipazioni di tutte le collezioni Oroblú per la primavera-estate 2017 (non posso anticiparvi molto ma metto qui alcune foto) è iniziato il tour vero e proprio nel reparto produzione. Tante le informazioni: ad esempio voi sapete che per fare un collant di buona qualità si utilizzano dai 100 a 240 aghi con altrettanti fili? E che i collant quasi sempre sono prodotti in bianco e vengono tinti successivamente?
Questo per dire che dietro un prodotto che all’apparenza può sembrare semplice e banale dal punto di vista produttivo ci sono numerosi passaggi e molti macchinari, oltre agli addetti che effettuano i controlli o che preparano il lavoro di alcune macchine e trasportano il prodotto da un reparto all’altro per continuare la lavorazione.
Grazie a questa giornata ho potuto entrare nel vivo di una realtà italiana molto forte e interessante che conoscevo fino a quel momento solo di nome. Calzetteria di qualità e beachwear femminile e colorato proposto in un’ampia varietà di capi, modelli e stili. Ma anche persone che si adoperano per mantenere i processi produttivi in Italia invece di esportarli e, anzi, stanno lavorando per portare nel nostro paese anche la realizzazione di filati di altissima qualità che al momento provengono dal Giappone.
[Nella foto indosso il Poncho Lapislazzuli di Oroblú]