Mi sembra incredibile ma è già autunno. Non era ieri che organizzavo il lavoro per il dopo estate e preparavo le valigie per due viaggi uno dopo l’altro? E invece sono tornata da quasi tre settimane.
Avrei voluto ricominciare a scrivere da subito, lo avevo pianificato. Ma la vita spesso ti sorprende e qualche volta le sorprese non sono piacevoli. Capita di restare senza parole o che qualsiasi cosa ti passi per la mente ti sembri superflua, banale, fuori luogo. Succede di aver bisogno di fare una pausa da tutto per poter fare solo un respiro profondo e nient’altro. Magari anche due o tre. Per poi ricominciare.
Mi sono sentita come le foglie al loro primo autunno. Ora sembro un germoglio precoce che si gode il sole tiepido a inizio primavera, quando la notte ancora gela.
È questo che significa “altamente sensibile“? Un concentrato di empatia e consapevolezza delle emozioni, che ti sballotta come in un frullatore avviato a impulsi; un attimo prima sembra tutto calmo e quello dopo vieni travolta. Anche quando qualcosa non fa parte della tua quotidianità, anche quando quel qualcosa l’hai notato, magari anche apprezzato, ma con il distacco e la disattenzione dettata dai ritmi della vita. E a volte il tempo scorre più in fretta di quello che sembra a noi.
La parola chiave di tutto questo è “sembrare”.