fbpx
Luisa Beccaria primavera estate 2017

LUISA BECCARIA: L’ACQUA E LE NINFEE DI MONET PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2017

Luisa Beccaria primavera estate 2017

Luisa Beccaria ha portato in passerella quella che probabilmente è la collezione più bella della primavera-estate 2017 in quest’ultima fashion week milanese. Seguo il suo splendido lavoro già da diversi anni e in più occasioni ho avuto il piacere di essere presente alle sue sfilate ed è sempre un’emozione.

Questa volta l’ispirazione è alle ninfee e alla fluidità dell’acqua nel laghetto che le accoglie, per una donna contemporanea dalla femminilità decisa ma mai ostentata, mai volgare. La palette vede l’azzurro limpido, il rosa, il pervinca, il verde acqua, il turchese e il bianco come in una tela di Monet.

Luisa Beccaria primavera estate 2017

Per il giorno ha pensato di utilizzare il lino effetto denim che si trasforma in una tela per ricami a filo a tema floreale, il cotone illuminato dal lurex, il sangallo; abiti svasati di ispirazione anni Settanta, pantaloni crop e a palazzo, bluse tutti leggeri e stampati con gli stessi motivi dei ricami. Poi anche shorts a vita alta e capispalla, righe e trasparenze celate da fiori. Di sera gli abiti si fanno più scivolati e sensuali, le gonne sono asimmetriche, ampie e in organza, le tuniche sono ricamate con fiori di allium.

Le lunghezze sono varie, dal mini al maxi passando per il midi e le maniche ampie si trasformano in mantella. Ai piedi di queste splendide ninfe Luisa Beccaria ha immaginato sandali flat con cinturino alla caviglia oppure con tacco alto squadrato o a stiletto, realizzati in suede, vernice e riprendendo i tessuti della collezione.

Luisa Beccaria primavera estate 2017

Chi sono
blank
Erica Ventura, fondatrice di StyleNotes.it, web writer, editor e blogger Amo il bello e provo a circondarmene in ogni aspetto della mia vita. Credo fermamente nell’utilità delle liste e che il mix vincente in ogni cosa sia composto da semplicità, equilibrio e un piccolo dettaglio a contrasto. La mia casa, il mio guardaroba e quel che metto nel piatto ne sono la conferma.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *