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Messico on the road itinerario roadtrip

MESSICO ON THE ROAD: IL MIO ITINERARIO TRA LO YUCATAN E IL QUINTANA ROO

Messico on the road itinerario roadtrip

Oggi vi racconto il mio viaggio on the road in Messico, iniziando dall’itinerario. Se devo pensare a una meta per un viaggio in un paese caldo mentre in Europa è inverno non può che essere il Messico. In realtà io sono andata là nel periodo intorno al 25 aprile e 1 maggio, per una decina di giorni, ma il caldo era già difficilmente sopportabile quindi sarebbe meglio andare prima.

Partiamo dal presupposto che i miei interessi giravano intorno ai siti Maya e allo snorkeling quindi se volete prenotare un resort sulla Riviera Maya e stare lì tutto il tempo (al massimo partecipando a escursioni organizzate da lì) questo articolo non vi sarà molto utile.

Se invece sognate di esplorare il Messico in libertà senza prendere parte a tour di gruppo siete nel posto giusto. Mi sarebbe piaciuto allargare il mio viaggio a Città del Messico, Campeche, Chiapas, Oaxaca, Holbox e la zona di Bacalar e Chetumal ma in 10 giorni era impossibile, quindi mi sono concentrata su Yucatan e Quintana Roo. In futuro sicuramente tornerò in Messico per recuperare il resto.

Messico on the road itinerario roadtrip
Photo by Omer Rana

Ma andiamo con ordine. Sono atterrata a Cancun, ho affittato un’auto e mi sono fermata in città 3 giorni pieni; ho dedicato questo tempo a un po’ di relax sulla spiaggia (sicuramente non la più bella che ho visto ma comunque pulita, libera, con sabbia bianca e mare tra il blu e il turchese) e a due escursioni di snorkeling a bordo di un catamarano. La prima a Isla Contoy, una riserva naturale nella quale non è possibile soggiornare e che consente l’accesso a un tot di persone al giorno, la seconda a Isla Mujeres.

Le due isole sono splendide, una selvaggia e quasi priva di costruzioni e la seconda coloratissima e caraibica. Ma la parte migliore è il tragitto da e per le isole, con le tappe per fare snorkeling in acque incredibilmente turchesi e avvistare pesci e coralli.

Poi sono partita in auto verso ovest, direzione Mérida. Nei due giorni successivi ho macinato tanti chilometri su strade affiancate dalla giungla, incrociato poche auto ma numerosi posti di blocco della polizia e visitato il sito Maya di Chichen Itza e il cenote Ik-Kil, la cittadina di Izamal e infine Mérida. Da lì, oltre dedicare tempo alla città, mi sono spostata in giornata al sito Maya di Uxmal.

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Photo by Quentin Dr

A quel punto sono nuovamente partita in auto in direzione opposta per raggiungere la Riviera Maya. Nei giorni successivi ho visitato Valladolid, simile a Izamal ma più grande e più turistica, il sito Maya di Cobà con i suoi tre cenote e sono arrivata a Tulum. Mi sarei dovuta fermare anche alle rovine di Ek Balam, che consiglio, ma il caldo intenso e umido mi ha fatta desistere e ho deciso di anticipare il mio arrivo al mare.

A Tulum mi sono fermata un paio di giorni per esplorare le sue spiagge più selvagge a nord dei grandi resort, il Gran Cenote e per mangiare buon pesce in ristoranti frequentati da messicani. Infine mi sono spostata a Playa del Carmen, perfetta per chi cerca shopping in negozi internazionali e divertimento fino a tarda notte nei locali. È una versione esotica di Riccione quindi non il luogo che ho preferito in Messico, considerato anche il mare non all’altezza nemmeno di Cancun.

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Photo by Bernardo Ramonfaur

Ma Playa è un ottimo punto di partenza per andare a Cozumel, altra isola a largo della costa e raggiungibile con i traghetti pubblici. Da lì sono partita per un’escursione di mezza giornata per esplorare fondali da 3 a 12 metri tra colori spettacolari, pesci e coralli. Poi di nuovo a Cancun per il volo di ritorno.

Se vi interessa saperne di più sul mio viaggio in Messico restate nei paraggi; sto lavorando a una serie di articoli dettagliati che conterranno tutte queste informazioni. Vi suggerirò dove dormire, dove e cosa mangiare, quali escursioni fare, quali spiagge frequentare, dove comprare souvenir. Nel frattempo su Instagram trovate diverse foto del mio viaggio (maggio 2017).

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Photo by Dan Gold

Messico: perché un viaggio on the road?

Vi dico subito che è stata la scelta giusta e lo rifarei anche domani. Anzi, anche il prossimo viaggio in Messico lo vorrei fare il più possibile on the road.

Ho amato molto questa modalità di viaggio che mi ha consentito di essere libera, di dedicare più tempo a ciò che mi interessa e meno o per nulla al resto già durante un viaggio negli Stati Uniti nel 2014; mi sono spostata attraverso quattro stati più le Hawaii, ma di questo vi parlerò più avanti.

Quando ho potuto realizzare il sogno del Messico non ho avuto molti dubbi e ho optato subito per l’affitto dell’auto. Non sono tipo da tour organizzati, tappe scelte da altri e tempi prestabiliti. E ho avuto ragione!

In termini di sicurezza, quella parte del Messico è molto turistica quindi anche piuttosto sicura. Io non ho avuto nessun tipo di problema, anche se bisogna fare attenzione alla guida sia in città che in zone più isolate, rispettare sempre i limiti ed essere preparati a eventuali controlli della polizia.

N.B. Questa sopra è una mappa interattiva con le principali tappe del mio viaggio. Separatamente segnalo i cenote e i siti Maya. Man mano che pubblicherò gli articoli sulle singole località con tutte le info aggiungerò alla mappa gli alloggi e i ristoranti che vi consiglio, per avere un riferimento completo in un unico posto.

Chi sono
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Erica Ventura, fondatrice di StyleNotes.it, web writer, editor e blogger Amo il bello e provo a circondarmene in ogni aspetto della mia vita. Credo fermamente nell’utilità delle liste e che il mix vincente in ogni cosa sia composto da semplicità, equilibrio e un piccolo dettaglio a contrasto. La mia casa, il mio guardaroba e quel che metto nel piatto ne sono la conferma.

33 Comments

  1. Le foto parlano da sole! Luoghi magici che spero di poter visitare prima o poi! È nella mia wishlist!! Grazie del tuo fantastico e completo itinerario!

    1. Io invece mai in Sud America. Dove sei stata?
      A Sud mi ispira la Colombia, nel Centro oltre a tornare in Messico vorrei vedere Belize, Panama e Costa Rica. Poi ovviamente i Caraibi ma questo è scontato 😀

    1. Prossimamente Ida pubblicherò articoli specifici sulle varie tappe, sui ristoranti, gli hotel, le escursioni. E ci saranno tante delle mie foto. Nel frattempo puoi vederne alcune sul mio Instagram @erica_ventura. 🙂

  2. Viaggio bellissimo, complimenti, e anche le foto sono meravigliose! Ecco, se devo trovare una cosa di cui pentirmi è di non aver viaggiato abbastanza prima di diventare mamma, perchè anche se è vero che i figli non sono un limite, sicuramente il viaggio diventa un’esperienza diversa insieme a loro, soprattutto da piccoli! Ma ne approfitterò per far scoprire il mondo anche alla mia ranocchietta!!!

    1. Io effettivamente ne sto approfittando ma comunque non sto viaggiando tanto quanto vorrei.
      Per il resto credo sia una questione di abitudini, di pazienza e un pizzico di coraggio. Una mia amica con un bimbo di 4 anni ha viaggiato molto fino ad ora e credo continuerà. Lo ha portato in Messico, Maldive, Lapponia, Abu Dhabi.

  3. Quanto mi piacerebbe andare in messico, ma mio marito non è molto convinto. Nel frattempo sogno con la tua guida e le tue foto

    1. Cosa non lo convince del Messico?
      Se può esserti d’aiuto posso dirti che si tratta di un Paese in grado di mettere d’accordo tutti. Offre la possibilità di tante cose da fare, luoghi da visitare, escursioni, snorkeling, mare pazzesco, accoglienza calorosa, cibo fantastico (non pensare alle fajitas o a cibo necessariamente piccante ma a tanto pesce fresco, verdure e mojito!) e anche luoghi in cui stare semplicemente a rilassarsi sotto il sole. Basta scegliere bene e sapere cosa si vuole.

    1. Non volevo suscitare invidia (anche se sono certa che la tua sia assolutamente una invidia innocente :-)) ma essere utile a chi vuole andare in Messico con qualche consiglio per semplificare l’organizzazione del viaggio.

    1. Soprattutto da chi ci va ma sta tutto il tempo in un resort a Playa del Carmen senza muoversi mai. Tra l’altro lì il mare non è un granché, l’ho trovato più bello a Cancun. Il Messico è pieno di luoghi spettacolari e cose da fare.

  4. Io alla fine sono stata solo a playa del carmen e poi nella Baja California.
    Invece quello che vorrei davvero vedere è Chichen Itza!

    1. Il mare in tutti posti che ho visitato è molto diverso da quello a Playa del Carmen. Per non parlare delle isole <3
      Chichen Itza ti dirò... la piramide è d'impatto sicuramente ma secondo me Cobà (altro sito Maya ma più vicino alla costa, verso Tulum) è più interessante anche se conservato meno bene; lì puoi salire sull'enorme piramide e osservare la giungla dall'alto. Poi il sito in generale è meno affollato. Chichen Itza è molto turistica e strapiena di gente già alle 10 di mattina.

  5. Erica ciao finalmente sono riuscita a leggere il tuo splendido viaggio in Messico . Devo dire che anch’io adoro fare i viaggi in auto per la libertà di fermarmi lì dove voglio e per il tempo a me necessario per immergermi nel posto. Però il Messico mi farebbe un pò paura, visto gli innumerevoli blocchi di polizia di cui parli . Non si sa mai chi trovi !!!

    Adesso vado nella sezione shopping per capire se possiamo portare avanti qualche idea insieme come mi suggerivi. see you

    1. Ciao Esther!
      Allora, in realtà io ho trovato il Messico molto sicuro, ma ti parlo di Yucatan e Riviera Maya che sono zone molto turistiche. I blocchi della polizia non sono moltissimi, li ho trovati subito prima delle città come Merida, Valladolid, Izamal. Abbiamo rallentato come indicato, ci hanno guardati e vedendo che eravamo turisti ci hanno fatto segno di andare.
      Diverso è il discorso di chi ti ferma e cerca di farti multe con ragioni discutibili chiedendo cifre alte ma quelli di solito sono nei grossi centri, magari posizionati sulle strade che vanno all’aeroporto perché sanno che la gente a fine vacanza va di fretta a prendere il volo. E poi non sono segnalati assolutamente (mentre i normali blocchi sono sempre segnalati e sono fissi, non è un’auto singola che decide di fermarti).

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