Se mi seguite sulle Instagram Stories sapete già che quello in Costiera Amalfitana non è stato l’unico giro in barca a vela che ho fatto. Durante l’ultimo anno e mezzo mi avete vista diverse volte qua e là nel mondo per un giro in giornata, un weekend o anche per un periodo più lungo in mare, al lago o su un fiume.
In Messico intorno a Isla Mujeres e Isla Contoy, a Boston sul Charles River e poi all’Isola d’Elba, più volte verso Lecco, pochi giorni fa in Liguria ma i 5 giorni trascorsi a fine aprile tra alto Cilento e Costiera Amalfitana è stata forse l’esperienza più bella finora.
Partenza da Salerno, dopo una notte in porto all’arrivo da Milano sulla nuovissima Bavaria 46 Cruiser “Andrea”; rotta verso sud, direzione Acciaroli, dove arrivo nel tardo pomeriggio.

Il porticciolo è piccolo, così come il paesino, e questo consente di fare una passeggiata tra le sue vie e di gustare una cena tipica di pesce al Ristorante ‘A Tartana, accompagnata da un buon vino bianco. L’antipasto di Alici alla Cilentana si è rivelato un’ottima scelta!
Il borgo è caratterizzato da stretti vicoli, case in pietra, balconi fioriti, glicini rampicanti e portoni dipinti di blu: impossibile non fotografarli!
La seconda tappa è stata Agropoli. Dal porto ho raggiunto la vicina zona archeologica di Paestum con un taxi (in 15-20 minuti mi ci ha portata, con una spesa assolutamente ragionevole). Lo spettacolo è incredibile, soprattutto per me che ho studiato Archeologia Greca ma non sono mai stata in Grecia né ad Agrigento. I tre templi (due dedicati a Hera e uno ad Atena) sono conservati bene e due sono visitabili anche all’interno.

Dopo la notte nel porticciolo di Agropoli sono ripartita per attraversare il Golfo di Salerno in direzione Positano, decisamente più affollata delle località precedenti. Entro quindi nel vivo della Costiera Amalfitana tra vicoli scalinati su e giù per la scogliera. Quella sera sono rimasta in rada a dormire cullata dalle onde e ad ammirare la costa illuminata e silenziosa.
Il luogo più indimenticabile è stato sicuramente Capri, che merita tutta la sua fama a partire dai Faraglioni fino alle stradine strette, agli alberi di limoni, le casette decorate con piastrelle dipinte, la biancheria stesa fuori dalle finestre, i chioschi di granita e limonata, le scalinate decorate in ceramica dipinta.
La vista migliore? Da Belvedere di Punta Cannone, raggiungibile con una passeggiata non troppo faticosa. E ne vale assolutamente la pena.

Ultima tappa: Amalfi con il Duomo preceduto da una scalinata maestosa, il suo chiostro e i mosaici. Per le vie affollata non è mancata occasione di gustare un’ottima granita al limone e una frittura di pesce da passeggio.
Il giorno della partenza, in attesa del treno nel tardo pomeriggio ho avuto occasione di fare un giro nel centro di Salerno. Ho ammirato la Cattedrale con i suoi mosaici nelle absidi maggiore e laterali, la cripta e il chiostro con sarcofagi romani decorati ad altorilievo.
Ma ho anche scoperto uno dei vicoli decorati con le poesie di Alfonso Gatto nel quartiere Fornelle, cosa che mi ha ricordato la splendida Polignano. Anche il Giardino della Minerva è stato un’autentica sorpresa, con la sua struttura a terrazze e la presenza di centinaia di specie diverse di fiori, arbusti e piante aromatiche, il tutto con una incredibile vista sul mare.

I luoghi più instagrammabili di Costiera Amalfitana e Cilento
I templi di Paestum, le porte blu e i balconi fioriti di Acciaroli, le scalinate decorate in ceramica di Capri, le poesie su muro a Salerno, la finestrella sul mare del Giardino della Minerva, la vista sui Faraglioni da Belvedere di Punta Cannone. In fondo all’articolo, una mappa interattiva con tutti i luoghi e le tappe di questo viaggio.