Dopo più di un anno di pausa torna la rubrica sulle mie cose preferite del periodo, quelle che mi hanno colpita, quelle che ho scoperto, visto, letto, ascoltato, imparato, quelle che ho davvero amato.
Forse la lista delle cose peggiori sarebbe più lunga, soprattutto quella dei momenti da dimenticare del 2021. Temo che quasi l’intero anno finirebbe nel cesto dei rifiuti. Ma serve un po’ di positività, quindi mi concentrerò sulle cose belle.
Ecco quindi le mie Style Things di gennaio 2022.
Style Things di gennaio 2022: le mie cose preferite del mese
L’anno è iniziato tranquillo, che è diverso dal dire sereno. Tranquillo nel senso che non è iniziato pieno di entusiasmo, di progetti e programmi, di appuntamenti in agenda con persone da vedere, viaggi da fare.
Semplicemente è finito un anno e ne è iniziato un altro ma non è cambiato molto. La situazione è quella che è, si vive cercando di schivare il contagio come Neo in Matrix schivava i proiettili e allo stesso tempo cercando di tanto in tanto di ritrovare un briciolo di normalità, anche se nulla è ormai normale e tutto è straordinario.
Non so voi ma per me ormai uscire a fare una lunga passeggiata lungo il Naviglio nel weekend (quando diventa piuttosto affollato) è l’eccezione, andare a fare un giro per negozi è impensabile e lo faccio solo se ho un obiettivo preciso, una meta e so cosa voglio in modo da impiegarci meno tempo possibile. Uscire a pranzo o a cena è l’eccezione e quando lo faccio è una gran festa e cerco di godermi a pieno quel momento senza troppe ansie.
Ma non c’è niente di normale in tutto questo, nel dover decidere sempre tutto all’ultimo momento, nel non poter fare un programma per un viaggio a un mese di distanza e non sapere mai se domani verrò a sapere che qualcuno che conosco e che ho visto di recente è in quarantena e di conseguenza lo sarò anche io.
Blogger Life
Inizio tranquillo e non scoppiettante anche qui sul blog. Ho programmato un po’ di contenuti da qui ai prossimi mesi ma ho cercato di non caricarmi di troppe cose; invece di due contenuti a settimana come ero abituata ne ho in piano uno. Quindi 4-5 post al mese più la newsletter.
Di questi uno dovrebbe essere questa rubrica Style Things alla fine del mese, uno dedicato agli eventi a Milano e dintorni (oltre a qualcosa in giro per l’Italia) che esce di solito all’inizio del mese in questione.
Per il resto via libera a creatività, ispirazione e a ciò che mi va di raccontarvi. Parleremo di libri, di qualche meta di viaggio nei paraggi (e rimando ancora a tempo indeterminato alcuni post su mete più lontane come Costa Rica, Corea, Usa), di Milano, tornerò a pubblicare suite grafiche coordinate con calendario, planner e sfondi per i vostri dispositivi.
Questo mese ho anche concluso la collaborazione con Life Planner iniziata nel periodo pre natalizio per il secondo anno consecutivo. Se avete perso questa parte, vi segnalo un mio post che spiega come funziona in pratica il planner.
Sempre a proposito di agende, una delle creatrici di cui ho parlato nel post dedicato ai migliori planner 2022 italiani ha deciso di farmi un gradito omaggio; qualche giorno fa ho ricevuto la sua agenda per quest’anno, meravigliosamente illustrata da lei. Si chiama Chiara Attorre (Lait Noir) ed è un’artista. Se non la conoscete ancora, vi consiglio di leggere l’intervista che le ho fatto durante il primo lockdown per il progetto Creativi in Quarantena. Ecco, una delle cose per le quali sono grata quando scrivo su StyleNotes sono le persone che conosco, dal vivo o virtualmente.
Acquisti
Pochissimi acquisti ma buoni e utili in questo momento storico fatto di tanto tempo in casa, qualche rara cena in pizzeria, una passeggiata nella natura e poco altro.
Ho comprato un paio di anfibi neri in pelle molto morbidi, con i lacci ma anche la cerniera laterale e la suola alta in gomma. Sono molto carini sia abbinati a un outfit casual con leggings o jeans, sia con collant e un vestitino corto. Per quel poco che sono uscita li ho già usati parecchio.
Ultimamente ho sempre freddo in casa e mi sono resa conto che per queste occasioni ho solo tante felpe e magliette a maniche lunghe in cotone. Quando sono ferma, sul divano o alla scrivania al computer, ho sempre almeno una copertina di lana sulle gambe e a volte anche la borsa dell’acqua calda. Non volendo mettere il riscaldamento a temperature tropicali ho deciso di comprare dei maglioncini di lana semplici e pratici anche da lavare.
Ho scelto di andare da Uniqlo perché so che ha modelli basici e diversi colori tra i quali scegliere. Ho visto splendidi maglioncini in cachemere ma quelli richiedono di essere lavati a mano o in tintoria e dovendoli utilizzare in casa mi è sembrato uno spreco di tempo e risorse.
Così ho preso tre maglioncini 100% lana merino, sottili ma caldissimi, che possono essere lavati in lavatrice, purché a freddo e senza centrifuga. Io in realtà gli faccio fare qualche giro a bassa velocità, giusto per togliere un po’ di acqua e poi li stendo su una gruccia di plastica dentro la doccia a gocciolare. La mattina dopo li trovo asciutti, nonostante si trovino della stanza più fredda della casa (insieme allo studio), esposta a nord. Il modello è questo e come colori ho scelto grigio chiaro, blu scuro e taupe.
Letture
A partire dalle vacanze di Natale e durante la prima settimana di gennaio ho letto “Ragioni per continuare a vivere” di Matt Haig. Si tratta di un libro sicuramente impegnativo ma a giudicare dal poco tempo che mi è servito per finirlo (l’ho divorato!) era proprio ciò che mi serviva.
L’autore è un giornalista e scrittore inglese e qui racconta la sua depressione ad anni di distanza dal momento peggiore. È un libro che dà speranza ma che non nasconde davvero nulla, pensieri sensazioni, emozioni di quel periodo buio.
Trovo possa essere utile a chi sta vivendo un momento difficile o a chi vuole stare accanto a qualcuno in difficoltà e vuole capire meglio di cosa si parla quando si fa riferimento ad ansia e depressione. Nel libro viene fatto senza concetti medici o particolarmente complessi ma a spiegarlo è chi ha vissuto quelle cose in prima persona e ha trovato le parole per arrivare a tutti. Perché, pur con tutta la buona volontà, chi non ci è passato non potrà mai davvero capire.
Finito questo, ho iniziato un altro libro di Matt Haig dal titolo “Parole di conforto“. Questo è più recente ma riprende il discorso del primo con appunti, pensieri, citazioni, liste. Lo sto leggendo piano piano per non bruciarmelo in pochi giorni ma volendo si può finire in una giornata.
Credo sia uno di quei libro da tenere in vista e da leggere un po’ alla volta e non necessariamente dalla prima pagina all’ultima, aprendo una pagina a caso e lasciandosi confortare dalle parole dell’autore. E rileggerlo più volte, sottolinearlo, strappare una pagina particolare e tenerla sempre con sé.
Visioni
Negli ultimi due anni ho guardato davvero tante serie tv, complice il fatto di aver trascorso in casa molto più tempo di quanto avrei voluto. Tra le mie preferite in assoluto e viste più di recente ci sono due splendide serie disponibili su Prime Video (gratis per 30 giorni di prova).
La prima è The Marvelous Mrs Maisel, che ho amato particolarmente e che ha anche vinto premi importanti. L’ideatrice e regista, Amy Sherman-Palladino, è la stessa di Gilmore Girls (Una Mamma per Amica) e anche qui è riuscita a costruire una protagonista complessa, con il suo passato, i suoi limiti e la voglia di emergere senza cadere nei vari “come si è sempre fatto” o “quello che è bene che faccia/non faccia una donna”.
Molto interessante anche il personaggio della madre e della manager di Mrs Maisel. Se queste poche righe vi hanno creato curiosità e magari se avete anche Dirty Dancing tra i film cult per ambientazione, musica, abiti… vi innamorerete anche voi della signora Maisel. La serie attualmente è composta da tre stagioni ma è in arrivo la quarta a febbraio. Non vedo l’ora!
La seconda serie (attualmente disponibile su Prime Video) è Shameless. Io l’ho vista tutta d’un fiato nelle sue undici stagioni ed essendo iniziata qualche anno fa pensavo fosse piuttosto famosa. In realtà ho scoperto che non è conosciuta tanto quanto meriterebbe. Irriverente e cruda, racconta di una famiglia disfunzionale e con gravi problemi economici composta da un padre tossicodipendente e alcolizzato, oltre che assente (quando va bene), una madre anch’essa tossicodipendente e con un disturbo bipolare e sei figli che cercano di sopravvivere grazie a espedienti e alla guida un po’ improvvisata e dettata dalle circostanze della sorella maggiore.
Nel cast vi segnalo William H. Macy, strepitoso nel ruolo del padre. I miei personaggi preferiti sono Lip (Philippe) Gallagher interpretato da Jeremy Allen White che avevo già notato in The Rental (film sempre su Prime) e che in Shameless rappresenta il giovane di talento che non riesce a scrollarsi di dosso l’ambiente da cui viene, e poi Ian Gallagher, interpretato da Cameron Monaghan, che nel corso delle stagioni cresce forse più di tutti e in un certo senso è quello che in qualche modo riesce a emanciparsi da tutto il contesto e a vivere la propria vita nonostante le difficoltà pratiche e di salute. Davvero imperdibile!
Gite
Chiudiamo le Style Things di gennaio 2022 con la sezione dedicata alle gite (una volta si chiamavano viaggi, sigh). Forse è un po’ troppo avere una categoria a sé per le gite dato che in generale le uscite di casa ormai sono sempre limitate. Ma proprio a inizio gennaio ho trascorso mezza giornata a Bergamo Alta, per la prima volta in inverno. Prima d’ora ci sono andata un paio di volte sempre in piena estate, sotto il sole e con un caldo atroce, a fare una passeggiata e a pranzo da Vineria Cozzi.
Questa volta ho deciso di partire da sotto e prendere la funicolare per arrivare alla parte alta e al centro storico, esperienza breve ma bellissima ed economica da ripetere. Purtroppo per le vie, essendo un giorno festivo, era pienissimo di gente e quasi non si camminava.
Dunque tornerò magari in primavera per poter passeggiare in tranquillità ed entrare nei vari splendidi negozi tra le viuzze, oltre a scattare qualche foto degli splendidi scorci.
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