Durante l’estate ho avuto il piacere di partecipare a un evento food organizzato presso il Fidenza Village. I protagonisti assoluti sono stati lo chef Simone Salvini e la sua cucina vegana: durante la serata ho avuto modo di assistere allo showcooking, che ha visto la preparazione di alcuni piatti con ingredienti esclusivamente vegetali (posterò le ricette in seguito, ma vi anticipo che si tratta di una bruschetta speciale e insolita, di vellutate di verdure e di una variante leggera e vegetale della maionese) e un momento dedicato allo scambio di opinioni in stile talk show sull’argomento, di degustare i piatti preparati e di scambiare le mie impressioni direttamente con lui, Capo Chef al ristorante Joia di Pietro Leemann a Milano, collaboratore dell’Istituto Europeo di Oncologia e della Fondazione Umberto Veronesi e Executive Chef di Organic Academy.
Simone è una persona che ti colpisce: per il suo modo di parlare e di spiegare il suo punto di vista, e per come si relaziona con le altre persone. Colpisce vederlo guardare negli occhi ogni singola persona che si avvicina a lui per fargli i complimenti e per farsi autografare una copia del suo libro, per poi scrivere una dedica assolutamente personale per ognuno.
Premetto che prima di questa occasione non conoscevo a fondo il mondo della cucina vegana e tutto quello che sta intorno, e probabilmente non lo conosco neanche ora; ma ascoltando le sue parole e leggendo il suo libro “Cucina Vegana” ho avuto modo di avvicinarmi alla filosofia vegana, alle motivazioni di carattere etico e legate all’eco-sostenibilità che spingono una persona a scegliere questo tipo di alimentazione.
Questo non significa che smetterò di mangiare uova, latticini o carne (per quel poco che la mangio) ma ora certamente apprezzo gli aspetti positivi di una cucina totalmente naturale e vegetale. Come qualcuno poco informato potrebbe pensare, non si tratta di mangiare radici, semi e bacche bensì una ampia varietà di ingredienti che possono essere associati per creare piatti particolarmente appetitosi, e sicuramente anche più sani, in un gioco di colori, sapori e consistenze che dà vita a risultati sorprendenti. Anche se in questa sede vi parlo di food, voglio farvi notare che la scelta vegana riguarda l’esclusione di tutti i prodotti ottenuti dallo sfruttamento degli animali (è il caso dell’abbigliamento).
Se siete interessati all’argomento vi consiglio il suo libro, edito Mondadori nel 2012, “Cucina Vegana”: al suo interno troverete diverse ricette divise per stagione, dunque in base alla stagionalità degli ingredienti, oltre alle preparazioni base con e Seitan, Tofu e vari tipi di pane e focaccia. Non manca un’introduzione nella quale Umberto Veronesi, Pietro Leemann (Ristorante Joia di Milano) e lo stesso Simone Salvini spiegano l’importanza di un’alimentazione ricca di ingredienti vegetali, se non esclusivamente fondata su essi, e la dannosità invece di quella ricca di grassi di origine animale, fanno chiarezza sui modelli di alimentazione vegetariana (vegana, crudista, ovo-lacto-vegetariana) e sul movimento vegano.
Voi quanto ne sapete e cosa pensate della cucina vegetariana e vegana? Se avete delle domande relative all’argomento sarò felice di rispondere, per quanto mi sarà possibile.